COS'E' UN GIOCO DI RUOLO E COME SI GIOCA

Il Gioco di Ruolo (abbreviato GDR) si discosta dai giochi da tavolo tradizionali: è assente ad esempio un tabellone di gioco, non vi sono pedine a rappresentare i giocatori, bastano solo quest’ultimi, qualche foglio e matita, e dei dadi speciali. Utile potrebbe comunque risultare la possibilità di fare delle fotocopie e l’uso miniature di piombo (quest’ultime reperibili nei negozi specializzati) per rappresentare i personaggi. Un tavolo e delle sedie esauriscono il necessario per iniziare una partita.



Ma come si svolge una partita ad un GDR? Anzitutto un giocatore deve svolgere il ruolo di Master. Il Master deve preparare in anticipo un’avventura, cioè una storia alla quale parteciperanno i personaggi degli altri giocatori (i personaggi giocanti, abbreviato PG). Si può pensare, ad esempio, ad un copione teatrale con il Master nelle vesti di regista e gli altri giocatori nei panni degli attori (i quali, come in una recita, abbandonano la loro vita reale per interpretare un personaggio). Ma, rispetto al teatro, interviene una fondamentale peculiarità del GDR: i personaggi (e i giocatori che li interpretano) non conoscono tutta la trama (al contrario del Master) e, con le loro azioni, contribuiscono a modificarla e a portarla a termine. E i finali possibili sono molteplici: i personaggi sono sopravvissuti? Hanno raggiunto lo scopo che si erano prefissi?


In base a quanto detto, risulta evidente che la trama creata dal Master non può essere lineare, ma deve vagliare le diverse strade che i giocatori possono intraprendere. Vista l’impossibilità della cosa (le soluzioni di un’avventura sono praticamente infinite) il Master dovrà fare ampio ricorso all’improvvisazione e alla fantasia. Solo il Master decide cosa rivelare ai personaggi, in base alle loro azioni o alla trama, desrivendo la scena che li circonda e le situazioni che si vengono a creare. Inoltre, il Master può intervenire direttamente nell’avventura attraverso personaggi da lui direttamente controllati (i cosidetti personaggi non giocanti, PNG) e impersonando le altre creature viventi (animali e mostri).



Quindi il Master è contrapposto agli altri giocatori? Solo in parte. Lo sarà quando i personaggi affronteranno un nemico (che sarà controllato dal Master), ma il suo interesse principale sarà quello di far divertire i giocatori creando un’avventura originale e interessante. Il divertimento, per il Master, si chiama creatività: costruire una trama con i suoi personaggi è un motivo d’interesse tale da spingere molte persone a intraprendere la carriera di scrittore.



Come interagiscono i personaggi controllati dai giocatori con la trama? Con l’interpretazione, prima di tutto. I giocatori dichiareranno al Master le azioni che vogliono far intraprendere al proprio personaggio, e il Master ne valuterà la fattibilità: alcune possono essere automatiche (come parlare, camminare), altre risultare impossibili (scalare una parete verticale senza appigli e senza l’ausilio di nessuna attrezzatura), mentre altre possono richiedere una prova (affidata ad un semplice tiro di dadi modificato in base alle capacità del personaggio che intraprende l’azione e dalla difficoltà dell’azione stessa: vedi il capitolo Le Azioni) per sapere se il personaggio è riuscito o meno nel suo intento.